Il mio no?
Ho delle sacrosante ragioni per stare alla larga da quello che è diventato il mega-archivio mondiale di abitudini e amicizie, volti e comportamenti, schieramenti e passioni, completamente autogestito, autoaggiornato, spontaneo e praticamente a costo zero che è facebook.com; e non sono, come sarebbe facile prevedere, il fatto che sei schedato dal momento anche se solo pensi di iscriverti o al fatto che i dati che genera sono la vera fonte di guadagno del "giochetto" o forse perchè ci sono stati investiti inizialmente 45 milioni di $ e neanche perchè tutto quello che carichi sui loro server è di loro proprietà... solo perchè, chi mi deve contattare sa come farlo e chi mi vuole trovare sa dove trovarmi.
Semplicemente non ce n'era bisogno, esistevano già le email e le piattaforme di condivisione di foto (flickr ad esempio), esistevano blog e forum...che volete che vi dica?
Se 200 milioni di persone (circa) si sono iscritte ad un servizio perfettamente inutile che si pubblicizzava come il modo di rincontrare vecchi amici di scuola è solo perchè lo hanno saputo vendere e confezionare, proprio come una merendina o un nuovo farmaco.
L'inutile camuffato da nuovo.
Generazioni di 50enni che mettono le mani per la prima volta ad un computer solo perchè qualcuno gli ha parlato di facebook, persone solitamente poco avvezze al mondo informatico che non sanno cosa è un blog ma hanno l'account su facebook e partecipano appassionatamente a gruppi di tutti i tipi, centinaia di amici che non conosci, spam da tutti e verso tutti e soprattutto, qualcuno ha mai provato a spiegare ai fan di FB che le stesse cose le potevano fare da diversi anni prima della nascita di FB? Perchè non l'hanno mai fatto?
No non sto su Facebook, non ho bisogno di riparlare con persone che non vedo da 15 anni, non ho bisogno di un luogo dove cercarle e mai lo sentirò.
Non cercatemi lì, io sono quà.
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