sabato 25 aprile 2009

G8 = Genova 8 anni dopo

G8 = Genova 8 anni dopo.
IL G8 a L'Aquila? Ottima scelta, almeno quei ragazzi un po discoli potranno divertirsi a sfasciare quello che vogliono e di lanciare tutti i sassi che gli pare, ce ne sono in abbondanza. Il parco giochi ideale per i contestatori e lo scenario perfetto per il solito sequel : no-global contro stato di polizia.
Che scelta! non ci avrà dormito la notte. Immagino il pugno sullo stomaco di tutti quelli che, colpiti dal terremoto più o meno duramente, hanno sentito le parole di Silvio Berlusconi quando annunciava che il g8 verrà spostato a L'Aquila. Gente che spera di tornare alla normalità al più presto possibile, gente traumatizzata che aspetta solo conforto ed ascolto che si vede invadere la città di militari, mezzi militari, giornalisti, curiosi. Ma ve lo immaginate?
L'Aquila diventerà l'ombellico del mondo sotto le telecamere di tutte le televisioni del mondo. Tutti sapranno che la città è stata recentemente devastata dal terremoto. 8 loschi individui che discutono di cazzate e sullo sfondo immagini di repertorio e pianti in diretta.
Ma che bella idea, poi come succede, ad esempio nella formula 1, quando l'ultimo dei giornalisti uscirà, si spegeranno le luci del gran circo mediatico degli 8 grandi in giro per il mondo a scomodar popolazioni intere.

Faccio un personale appello a tutti coloro che vorrebbero manifestare la loro protesta: Boicottiamo completamente L'Aquila nei giorni del G8, nessuno e nessuna manifestazione, come segno di rispetto a soprattutto come arma vincente e veramente rivoluzionaria.
il G8 a L'Aquila è una provocazione bella e buona, disertiamo ogni forma di protesta per quei giorni, niente disordini o manifestazioni. LASCIAMO I PROVOCATORI DA SOLI IN MEZZO ALLA STRADA, NON POTRANNO PIù NASCONDERSI.
Dimostriamo che la protesta è anche non reagire alla provocazione che il regime sta deliberatamente utilizzando per creare disordine. Ricordate Genova? Chi c'era al governo? Come si sono svolti i fatti? Ebbene, basta non diamogli più la libertà di picchiare e sbattere in prigione tutti quelli che vogliono dire di no.
NON DIAMOGLI CAMPO FERTILE, Silenzio e assenza, lascieranno l'eco delle loro cazzate risuonare per sempre. E solo dopo potremo chiedergli il conto di quanto proomesso e difficilente mantenuto è stato fatto.

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